sabato 31 dicembre 2011

l'editoriale del 2011

no. non scriverò il post smieloso su quante cose sono accadute in questo mio anno con la lacrimuccia che fa capolino. mi fa vomitare.
anche perchè ogni anno della propria vita, a meno che non si sia stati sdraiati in un letto d'ospedale in coma indotto o pressochè irreversibile, vivaddio è pieno di azioni, reazioni, dimostrazioni, confusioni e quant'altra merda poi ci possa mettere di mezzo il fato.
perchè se vogliamo proprio dire, la merda spalata è sempre meno di quel che sembra, ma dal momento che le conseguenze negative sulla nostra emotività gravano 10 volte di più di quelle positive, alla fine di ogni anno si arriva sempre e comunquee a detestarlo per le enormi quantità (a volte reali, per carità) di materia marrone puzzosa creduta rivolta (solo) verso di noi.

sono solo contenta di essere arrivata ad un altro 31 dicembre.
il che vuol dire che sono ancora viva. e per un'ipocondriaca è già un ottimo traguardo.

che poi, diciamocelo, buona parte del rodimento di fine anno, fonte di imprecazioni allo scoccare dell'ora X, di sangue sudore e lacrime è solo ed esclusivamente di una parte di popolazione: FEMMINILE, per un motivo malcelato cui si tenta di dare il nome di merda di vita (di cui al paragrafo sopra): CAZZO MI METTO STASERA???

giovedì 29 dicembre 2011

bollettino # 15 (risentimenti....)

cosa c'è di meglio di tornare a lavoro dopo 3 giorni di fancazzismo natalizio (e dove per fancazzismo si assumono 72 ore di discussioni, nervi tesi, stoviglie lì lì per essere tirate in faccia al parente di turno per l'ennesima postilla su quante volte caga il nanerottolo di casa) al paese, con -3, per poi ritrovarsi a dover tornare a casa dopo la pausa pranzo -guidando come un ubriaca di sabato notte- per attacco fulminante di raffreddore meschino incubato dal giorno prima in 2 ore e mezzo di macchina col fratello untore???

sto a casa da 2 giorni, ho avuto il "picco" di febbre a BEN 37,6 QUASI 7... e l'ActiGrip è quanto di più indebolente sulla faccia della terra.

venerdì 23 dicembre 2011

il quasi editoriale (aut aut...?)

non dovrebbe sorprendermi la puntuale quanto granitica convinzione, da parte degli uomini (e in questo caso maschinerd, che non so in realtà se possano essere esemplari rappresentativi del genere o una sua manomissione, per giunta estremista) che esistano solo 2 GENERI DI MASCHI:

giovedì 22 dicembre 2011

approfondimenti (oggi sono in vena di scrivere)

avevo scritto nei primi post che non volevo scrivere ulteriori quanto noiose descrizioni di ciò che è la mia patologia, ma ho trovato un modo divertente che mi stimola a farlo.
di seguito copio e incollo un articolo di una Dott.ssa in ginecologia che inizia con una serie di domande, a cui aggiungerò le mie risposte. per la spiegazione completa vi rimando sempre al beneamato web:


pillole # 1 (oh-oh-oh....merry christmas!!!)

sentirsi dare...anzi, non sentire, ma dedurre dal labiale...della
"TROIA!!MORTACCI TUAVAFFANCULO!!" di prima mattina in macchina da un signore distinto con una focus anni '90 con tanto di cappello-giacchetta da pescatore-baffi-auricolare che potrebbe essere tuo padre...

ti fa davvero sentire al centro dello spirito natalizio.

mercoledì 21 dicembre 2011

bollettino # 14 (un medico al giorno...)

provo a ritrovare verve dopo 2 post pesanti.
allora: lunedì, dopo essermi fatta un culo come un secchio per parcheggiare dalla parti di piazza fiume, dico piazza fiume, col macchinone di papà, ripeto macchinone, sotto il periodo natalizio con la gente impazzita che cammina in mezzo alla carreggiata a 3 corsie della nomentana cercando un miraggio di negozio -perchè dopo un po' lo shopping natalizio diventa come la sete nel deserto, ti fa avere allucinazioni a forma di vetrina- finalmente approdo al porto della ginegoloca. nota: un freddo porco.
mi accoglie sorridente chiedendomi "come va?".

lunedì 19 dicembre 2011

bollettino # 13 (paura)

c'è chi dice che la profezia che si autoavvera non sia solo coincidenza, ma vera congiunzione tra atteggiamenti, comportamenti e fato.
sarà.
fatto sta che io oggi ho avuto il benservito da una grande azienda per la quale avevo fatto e passato la selezione. che sembrava aspettare solo me, perchè ero nella "waiting list".
ma "il decreto del governo ora non manda in pensione nessuno, e se non mandiamo via non possiamo neanche assumere". e ci sto.
il fatto che se ne riparli tra 1-2-3 anni potrebbe starmi ancora bene, se non fosse che per "criterio cronologico" andrebbero a pescare i selezionati con esperienza più recente nell'azienda stessa.
al pratico, mi attacco oggi e ancor più domani.
era la mia paura. e si è avverata.

come oggi ho una gran paura del controllo della ginecologa, di sentirmi dire che nulla è ancora cambiato, che c'è bisogno di quell'antidepressivo, che dovrò fare un numero imprecisato di fisioterapie e altri controlli.

domenica 18 dicembre 2011

L'editoriale # 4 (ogni speme è vinta)

Oggi piove e fanno 5 gradi.perciò non posso non scrivere un editoriale dai tratti malinconico-tragici.
dicevo game over azzurro.
in realtà è game over vulvoaffetta.
parlavo degli autoconvincimenti. sono veleno.
delle illusioni. sono acido cloridrico.
mi sono fatta un'endovena di veleno e acido cloridrico, e ora sono in rianimazione.
non riesco a respirare da sola, lo fanno gli amici cari, intubati nella mia carotide.
riesco a malapena a pensare, e ogni pensiero è volto a un sogno perduto, a quella chimera che ho creduto di tenere tra le dita, impercettibilmente.

mercoledì 14 dicembre 2011

bollettino # 12 (ardo)

oggi ho lo stomaco che arde. e non credo d'amore.
inizio a credere che la mia tossetta sia effettivamente un suo corollario, la sua appendice, il suo naturale prolungamento, la sua protesi.

lunedì sono andata da una (curiosa e chiacchierona) nutrizionista, che per ora non mi ha ancora presa a bastonate.
per farlo, aspetta martedì 20 in cui discuteremo del mio "DIARIO ALIMENTARE".
sì, in pratica mi ha dato da fare un (ennesimo) bollettino, un "holter alimentare" come dice lei, in cui annoverare pasti, orari, luoghi, cibi, bevande, lettera, testamento...per una settimana, poco meno.
si farà un sacco di risate, prima.
poi mi bastonerà alacremente, divertendosi.
nota: sulla sua bilancia, che amo profondamente, peso "solo" 52,2.
1 kg perso senza far niente, in culo alla mia bilancia starata.

domenica 11 dicembre 2011

l'editoriale # 3 (amare scoperte domenicali)

le illusioni si sa, sono effimere.
le autoconvinzioni invece sembrano reali.
entrambe sono i giocatori di una partita a ping pong, in cui si vince il mascheramento di verità gelanti.
53,2.
questo è il mio PESO REALE.
volevo stupirmi con effetti speciali stamattina, e l'ho fatto. col botto.

i mesi scorsi vaneggiavo affermando di pesare 50 kg scarsi, perchè figurati se io ingrasso...
certo.
facendo attività sedentaria (scaldamento sedia, per rinfrescarci le idee), e attività sportiva ben 1 volta ogni 10 giorni, e mangiando al pari di un minatore slavo...ti pare che ingrasso.

giovedì 8 dicembre 2011

bollettino # 11 (e guerra sia)

credo che i fermenti lattici, quelli cazzuti col coltello tra i denti, abbiano fatto un discreto effetto.ad oggi, ovvero nel weekend (lungo) della mestruazione, non ho la solita noiosa sensazione di ph inacidito.
per l'acidità basterei io.
"weekend della mestruazione" suono un po' come la "fiera del libro".
se le mestruazioni arrivassero, guest star sul tappeto rosso (dio che brutta immagine), sarebbero anche gradite.
aspetto.
tanto, incinta, almeno io, potrei esserlo solo di un certo spirito.

mercoledì 7 dicembre 2011

bollettino # 10 (cose più importanti)

cercherò di rendere meno pesante questo post che nasceva come goliardico, ma che nell'arco della giornata ha preso le sembianze tipiche del destino beffardo.

lunedì 5 dicembre 2011

bollettino # 9 (grigiume e gatti)

ieri non ho avuto tempo di fare il consueto editoriale, ma d'altra parte credo che bastasse e avanzasse quello di mercoledì.
oggi ho avuto il primo crollo emotivo a lavoro.
parlo di meno di due ore fa.
roba che sono entrata a lavoro alle 9,10 (in ritardo causa mezzora di traffico in più all'uscita del mio quartiere per quel comodo autobus che ha rotto e che non aveva altra via di fuga che fermarsi in mezzo alla strada principale, nonchè unica via d'uscita verso il mondo esterno), e alle 9,25 già lacrimavo.
e ho lacrimato in silenzio, prima davanti al mio collega maschio-nerd (in questo caso "nerd" è da intendere: soggetto informatico incapace di provare sentimenti di empatia nei confronti di altri esseri umani), per poi trovare un habitat più consono.
in un ufficio di quanti, 150 metri quadri? l'unica metratura di privacy è l'"Ufficio", fonzescamente parlando.
il cesso.
un cesso di 3 metri quadri, forse: piastrelle grigio chiaro alle pareti e piastrelle grigio scuro sul pavimento, porta grigio topo, soffitto grigio polvere, in cui l'unico tono che stacca è la combo bianca water/sciaquone.
il luogo ideale per tirarsi su di morale.

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