domenica 24 febbraio 2013

l'editoriale della domenica elettorale

avevo promesso il post dedicato alla visita dalla ginecologa, ed eccolo qua servito.

sono andata settimana scorsa, con molti timori a causa di quello che avevo "sentito" come cambiamento negli ultimi tempi.
e invece non è andata così male come pensavo.
nel versante sinistro qualcosina è migliorato, tranne che nel solito punto, anche se ora è comunque qualcosa di accettabile.
sul versante destro, quello su cui avevo più timore, invece è andata benino.
nel senso che effettivamente c'è un punto dolente che prima non c'era, ma non è così tragico.
abbiamo fatto tutte le prove, sia lo swab test che quello con il dilatatore, e quello che mi ha sorpresa è che in particolare con quest'ultimo non ho sentito nulla.
infatti anche la ginecologa è sembrata molto tranquilla, e mi ha detto che per il momento non è il caso di fare altre tens.
però, mi dice, ho i muscoli inguinali TROOOOOPPO tesi, come cordoni, motivo per cui sento anche più dolore.
dice che un muscolo contratto ha meno ossigenazione, e quindi i nervi ne risentono facendo più male.
quindi il leitmotiv di questo momento è la cura della muscolatura, attraverso varie cose.
prima di quella però devo abbassare il ph perchè era al massimo dell'acido, forse a causa dell'augmentin preso, e quindi in questi giorni sto facendo un altro simpaticissimo "esercizio" con un tubo largo come una sigaretta e lungo 2 sigarette, che devo infilarmi dentro dopo averlo riempito di una crema, per poi spararla con uno stantuffo all'interno.
olè.
come cura per il momento mi ha ridato solo il laroxyl (non mi è mancato per niente...) fino a 10 gocce, poi normast per 5 giorni e poi pelvilen.
dopo devo ricominciare anche il colpofix, che per il momento ho sospeso per questo altro trattamento.

in più mi ha detto che ASSOLUTAMENTE devo fare gli esercizi con le dita e con l'olio perianale, per elasticizzare i tessuti.
dico solo che sono gli esercizi che danno da fare alle donne incinte...
ma il bello deve ancora venire.

appena mi manderà un link (che in realtà doveva mandarmi giorni fa...), io andrò su un certo sito web per comprare online...
i DILATATORI vaginali.
ha detto che è ora di usarli, che mi servono assolutamente per la muscolatura, e che in seguito magari si combineranno con altre sedute di biofeedback.

insomma, un bel po' di cose, ma sono soddisfatta della visita.
pensavo davvero molto peggio, e non ci sarebbe voluta la notizia di un peggioramento netto.

beh, che dire....
in questi giorni sono stata più su di morale, tanto da addirittura avvicinarmi a mio padre ed abbracciarlo.
e addirittura ho messo via un po' di cinismo, perchè inizia a stancarmi.
non mi sento molto me così, quindi sto iniziando ad accarezzare l'idea di lasciarmi andare un po' di più nel quotidiano, diventando più "buona".
fosse che magari scappa fuori qualcosa di inaspettato.
sto abbastanza tranquilla.
in fondo, mi manca una sola cosa.
e sappiamo qual'è.
il resto sembra esserci, compresa una sbronza di altri tempi presa venerdì.
che fantastica sensazione (un po' meno la mattina) tornare a bere e non guidare!
peccato che sarà un episodio sporadico, ma devo dire che me lo sono goduto fino in fondo....!

lui.
non si è fatto più sentire, ormai le varie soglie temporali sono belle e passate, ma per fortuna anche quella spiacevole sensazione provata domenica scorsa dopo aver visto quella foto sembra avermi lasciata.
mi sono resa conto che il mio cuore combattivo esce a tratti pensando di dover spaccare il culo ai passeri, ma è una specie di ribellione temporanea a una condizione che so benissimo che non verrà cambiata da nessun altro se non da lui in persona, e quindi mai.
io posso pensare di riprendermelo, ma in realtà è lì l'unica situazione in cui mi rendo conto di dover delegare a lui le scelte.
scelte già fatte, su cui non si torna indietro, e sicuramente non perchè faccio la botta da matta straromantica e improvvisamente gli faccio aprire gli occhi.
le smanie come quelle di domenica sono momenti passeggeri, e come previsto lasciano poi spazio alla vita vera, e non solo ai sogni a occhi aperti.

non troverò uno come lui, questo lo so.
ma non voglio arrendermi all'idea che sia solo lui.
gli auguro tutto il bene, stavolta mi sento davvero di dirlo senza alcun rancore.
dentro di me lo sto lasciando andare, poco alla volta, perchè è giusto così.
non so perchè, ma adesso mi sento che entro l'anno arriverà qualcuno...il sesto senso spesso ha sbagliato, ma stavolta c'è vera consapevolezza.
daje.

lunedì 18 febbraio 2013

Bollettino # 77 (soggiorno malessere)

Avete presente quei coupon che millantano "spa benessere per 2 in culo al mondo a un prezzo che me possino ciecamme se è conveniente"?
Ecco.
Mai presa una fregatura in vita mia per ció che concerne vacanze.
Stavolta sono invece proprio caduta con tutte le scarpe in una solaccia da coupon mai vista.
Sarebbe quasi stato meglio che una volta arrivate avessimo scoperto che la struttura non esisteva.
Almeno non avremmo perso tempo a lamentarci con la direzione delle condizioni fatiscenti della "suite superior" (meno male che era superior porca vacca...è stata ribattezzata "tugurio", quasi a rimarcarne la natura punitiva per due povere disgraziate), del bagno con box doccia abitata da due peli pubici e una formica, dei fili a vista di 4 contatori nel disimpegno tra camera e bagno, degli accappatoi maculati di ruggine, e di una spa che di spa probabilmente non ha mai sentito l'odore da lontano.
Assurdo, davvero. Rimango esterrefatta di quanto sia stata ingenua stavolta, proprio stavolta che ero partita in assoluta buonafede, e senza bagnoschiuma.
Che è stato rimpiazzato da un'ottima brodaglia presente sull'igienicissimo erogatore al lato del microfono della doccia, così allungata dall'acqua che per lavarmi alla fine ho usato lo shampoo.
La suite è stata cambiata, anche se non ci è andata particolamente meglio, ma non mi protraggo oltre perchè giá mi rode parecchio di aver buttato 2 giorni e mezzo in un posto di merda, e non voglio buttarci anche altre parole.
Almeno abbiamo mangiato brne.
Non lì ovviamente, intendo le due cene fuori dal tugurio.

A coronare il soggiorno malessere, domenica sera, ci si è messa la curiositá della mia accompagnatrice, e la mia cazzo di poca buona volontá a farmi padellate di cazzi miei.
Mi dice "ah, ma fammelo un po' vedere su fb, che non me lo ricordo..."
Premesso che io ovviamente non guardo il suo profilo e l'ho bloccato proprio per non averne la tentazione, le do comunque nome e cognome.
E come una cojona inizio a spulciare le foto insieme a lei.
Una delle prime è la foto della foto di Audrey che ha sopra il divano a casa.
Peccato che nell'immagine c'era un'immagine riflessa, quasi un fantasma, e io purtroppo sono un cane da tartufo per sgamare certi particolari.
La foto non l'ha fatta lui, perchè il riflesso parla chiaramente di una sagoma dai capelli lunghi almeno fino alle spalle.
E di una figura non molto alta, perchè so qual'è la posizione di quella foto in casa, e deduco che chi l'ha fatta, per essere riflesso al centro paro di Audrey, non è di molto piú alto di me.
Non è lui, ecco.
È la certezza che c'è una donna, che bazzica casa sua, e che usa il suo cellulare (ho riconosciuto nettamente anche quello dal riflesso di fantasma).

Fa male, fa un male cane.

Devo abituarmi a questa idea che non è piú dubbio ma certezza, come la certezza che non tornerá.
Fa male tanto, di nuovo.
Ho pure scommesso una cena con questa mia amica della spa: se lui non si fa piú vivo entro il 9 aprile vinco, sennó tocca pagarla.
Anche lui me ne deve ancora una, tra l'altro...
Questo dolore passerá, come ha fatto mille volte, fino a essere rimpiazzato dal sollievo.
É sempre così, lo é sempre stato.

Prossimi giorni scriveró anche della visita della ginecologa di ieri.
Tutto insieme è troppo.

giovedì 14 febbraio 2013

bollettino # 76 (valentini dei miei stivali...)

ho di nuovo la sindrome da raffreddamento.
che include naso chiuso, tosse tecca, senso di ovattamento totale, orecchie tappate, tachipirina a volontà, e come new entry per questa edizione, anche l'augmentin.
ho ceduto al suo fascino, perchè mi sono sufficientemente rotta le balle della fari-lari-trachingite.

così questo san valentino, non dissimile dagli altri da almeno 10 anni a questa parte, quest'anno ha la variante malaticcia.
pur sempre a casa, ma malaticcia. sono soddisfatta, ho un'ottima scusa per non pensarci.
certo, se avessi ricevuto una dichiarazione d'amore, anche da uno di cui non può fregarmene di meno, sarei andata in visibilio.
l'animo romantico scappa fuori in queste manifestazioni così deficienti, che diventa deficiente anche lui.

tra le altre simpatiche conseguenze della condizione fisica degna di un'ottantaseienne, ho dovuto rimandare l'incontro di ieri con la ginecologa per fare lo swab test (ed ero davvero molto curiosa di farlo), e la psyco di stasera.
ginecologa rimandata a lunedì, quando - se Dio vuole - starò tornando dalla spa in umbria in cui dovrei (e rimango scaramanticamente sul condizionale) andare da sabato.
con un'amica, ovviamente.
abbiamo fatto male i conti però, perchè questo è il weekend di san valentino.
per cui saremo sommerse da coppiette, che per fortuna ci romperanno le balle solo fino a domenica mattina, late check out permettendo.
porto i tappi.

lo so che ci scambieranno per una coppia di lesbiche, tant'è.

mi rode il culo pensare che la prima vacanza - e ho promosso a "vacanza" una roba di 3 giorni di cui solo uno di ferie, perchè mi sento buona - che mi prendo da ottobre, e sottolineo ottobre, debba iniziare con me che sto cercando di fare del tutto per non stare fisicamente uno straccio.
tra l'altro, altra nota dolente, quella doccia solare compresa nel prezzo me la scordo, perchè l'antibiotico ci fa scopa sulla pelle facendola diventare a chiazze.
potrei anche proseguire sul tema pensando di dimenticare anche di bere quel po' di alcool della bottiglia di spumante che ci lasceranno in camera all'arrivo...ma su quello posso lavorarci insieme allo stomaco.

lui non si è fatto più vivo, per fortuna mia.
non nascondo - questa è ormai l'espressione regina che uso quando parlo di faccende con lui - di aver aspettato altri segnali in questi giorni, e forse di stare ancora aspettando.
ma siamo vicini alla soglia di sicurezza di una settimana, posso quasi mettere il flag vicino.
passata quella, è verosimile pensare che ne passino altre ed ancora, e che soprattutto mi riabituerò all'idea di non aspettarlo.

ho fatto un passo più lungo della gamba.
non con lui.
con l'altro, il collega dell'amica conosciuto una settimana fa.
non ho resistito, e domenica gli ho scritto molto schiettamente che avrei piacere a rivederlo.
"avrei piacere a rivederti"...pare la formula che uso con l'outbound.
va beh...
fatto sta che lui, dopo quasi 12 ore di silenzio, molto elegantemente usa questa formula:
"guarda, in questo periodo sono un disastro con le donne, ma se è una cosa free e senza impegno possiamo andarci a bere qualcosa insieme".

come cazzo è successo che gli ho fatto capire che vorrei impegnarmi??????
mah....
fatto sta che con questa abile mossa il signorino si è messo al riparo da eventuali miei "attacchi", anche perchè uno che ti risponde così ti sta già dicendo che non vi vedrete mai, e che se accadrà è solo perchè sei la fortunella che vuole portarsi a letto "senza impegno".
storia già vissuta.
dannazione.

e anche sto san valentino, comunque, è andato senza morti nè feriti.
tranne quella poraccia della fidanzata di Pistorius, ovviamente.
quando si dice che l'amore fa male, forse si intende esattamente questo.
e quando si dice che di amore non si può morire....beh, direi che è il caso di rivedere il concetto.

domenica 10 febbraio 2013

l'editoriale della domenica (ovvietà, come non pensarci...)

solo per puntualizzare l'ovvio.
io ieri scrivo di deadline, come una pivella senza mettere in conto ciò che ormai è diventato prassi.
lui che mi scrive un secondo - metaforicamente parlando - dopo che ho detto "fine".

non si dovrebbe credere alla coincidenze, ma con lui è difficile farlo, perchè è sempre così.
è sempre stato così.
appeno dichiaro che si è arrivati a un punto morto, pare che lui mi ascolti, e in un qualche strambo modo si affacci.
stavolta non ha affondato, e mi piace pensare che sia stato solo un contatto come tanti, come quello di un amico che si rivolge a un'amica ringraziandola (non l'ha mai fatto, per nessuna cosa...) dell'interessamento, e aggiornandola sul suo stato di salute.
purtroppo però così devo resettare nuovamente il calendario, e attendere altri giorni, altre settimane di silenzio per dichiarare la fine anche a questa amicizia che non ha nulla di normale.
proprio ieri che mi sono sentita sollevata, tanto da scriverlo, e in cui ho guardato al suo nome in lontananza e con un sorriso di chi sa che non torna indietro, lui decide di mettersi in balcone e salutarmi mentre passo a testa bassa.
va beh, amen, scelta sua da me evitabile in fondo, se lo avessi bloccato su whatsapp.
ma non l'ho più fatto proprio perchè avevo la certezza che non avrebbe più fatto un passo.
questo non è un passo, lo so riconoscere.
è che quella sua presenza, seppur flebile, riesce comunque a distrarmi, a destabilizzarmi.
è meglio che io torni in me in un batter d'occhio, e che lui non si muova da quell'ultima emoticon inviata.

sabato 9 febbraio 2013

bollettino # 75 (tante cose)

2 settimane quasi che non scrivo qui.
tante piccole cose, pochi cambiamenti, ma vale la pena annotare.
ribadisco il mio totale menefreghismo sul fatto che qualcuno legga o non legga, oramai scrivo per me, in culo alla falsa riga del blog-fenomeno che ho voluto adottare fino a qualche tempo fa.

non so da dove iniziare.
forse, dal fatto che oggi è un mese che non ci sentiamo.
avevo detto che un mese sarebbe stato la deadline sul fatto che non ci sarebbe stato ritorno. forse mai più ritorno.
oggi è quella deadline, e per quanto nel primissimo periodo ha fatto male, oggi posso dire che sono sollevata.
lui si sta creando una vita relazionale con chissà chi, ma non voglio saperlo, e sono contenta per lui.
non nascondo che qualche giorno addietro gli ho scritto una lettera strappalacrime, che per fortuna ho tenuto per me. è stato un momento di debolezza, e lo accetto così com'è, fin tanto che passa senza strascichi.
non mi sarà mai indifferente saperlo vicino a un'altra, non ne sarò mai pienamente felice, ma sono sollevata dal fatto che non sarà vicino a me, di quel vicino che c'è stato settimane fa e che era perverso, ed era un vortice all'interno del quale stava di nuovo risucchiando le mie energie.

io nel frattempo mi innamoro di persone dal suo stesso sguardo.
l'ultimo, due giorni fa.
collega di amica, bella presenza, una Mia uguale a Mia ma più potente, ottima voce.
lo stesso sguardo, dagli occhi castani piuttosto che azzurri. lo stesso difetto.
non cambia molto, anche l'indifferenza.
gli ho chiesto l'amicizia su facebook, tanto ormai si va avanti così.
ho provato a fare la simpatica in chat, ma non mi ha dato corda.
"la verità è che non gli piaci abbastanza".
ma è davvero molto strano come da due giorni non riesco a non pensare a lui e a quello sguardo, arrovellandomi su come provare a invitarlo a cena.
purtroppo credo alle coincidenze, è questo che mi frega ogni volta.

ho preso appuntamento in primis con la mia ginecologa, mercoledì 13, e poi con Pesce, il 9 maggio.
9 maggio, 3 mesi da ora, e mi ha detto culo che inizialmente me lo aveva messo al 24 giugno...
parlando con psyco ho ridimensionato le sensazioni del post scorso, ma ora ho bisogno di riscontro prima di fasciarmi la testa.
per cui ho sospeso il giudizio, in attesa.

sono stata a Torino il weekend scorso.
ho rivisto tutte le persone che per me contano lassù, e assieme a un po' di malinconia, posso dire che è stata davvero un'ottima pensata andare.
emozionante, come al solito.
Torino, bellissima, più del solito.
non sono stata un attimo da sola, ho ritrovato il mio amico M. che avevo perso più di anno fa per futili motivi,  e mi sono sentita a casa, come sempre.
incredibile quanto alcune percezioni non cambino nonostante il tempo, e come le relazioni più profonde rimangano salde nonostante quello e la distanza, che a volte può spazzare via troppi ricordi.
ma non è questo il caso, per fortuna, e posso affermare che le persone che ho incontrato lì, con cui ho ancora delle belle relazioni, sono persone di qualità.
mi fanno sentire piena, quando ci penso. mi inondano di felicità.
non ho avuto modo, e anche voglia, di passare sotto casa. troppi ricordi, ancora difficili da affrontare.
Torino è stata anche lui, e quella casa ne è un carissimo ricordo.
Ma proprio perchè lui di allora non è più lui per me, quei ricordi in parte fanno male, in parte vanno sorpassati, camminando nella via accanto.
Pensavo avessi un effetto peggiore andando su in virtù di quest'ultima cosa, e invece ho capito che quella città parla principalmente di me, di me senza lui.
Per fortuna parla di quelle splendide persone, e di quel respiro di libertà che ad oggi sogno ancora.
Ho promesso a me stessa che prima o poi tornerò in quella città, e non per un weekend.
Ora capisco quanto mi è mancata, quanto ha fatto male al tempo in cui ho dovuto lasciarla, ma anche i motivi per cui l'ho fatto.
Tornando indietro, non rifarei la stessa scelta, probabilmente.
Questo mi carica di speranza.


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