mercoledì 21 dicembre 2011

bollettino # 14 (un medico al giorno...)

provo a ritrovare verve dopo 2 post pesanti.
allora: lunedì, dopo essermi fatta un culo come un secchio per parcheggiare dalla parti di piazza fiume, dico piazza fiume, col macchinone di papà, ripeto macchinone, sotto il periodo natalizio con la gente impazzita che cammina in mezzo alla carreggiata a 3 corsie della nomentana cercando un miraggio di negozio -perchè dopo un po' lo shopping natalizio diventa come la sete nel deserto, ti fa avere allucinazioni a forma di vetrina- finalmente approdo al porto della ginegoloca. nota: un freddo porco.
mi accoglie sorridente chiedendomi "come va?".



cosa ci hanno insegnato a rispondere a queste domande, sin da marmocchi? "tutto bene grazie".
tutto BENISSIMO.
non vede come sono tranquilla? che ho 2 occhi così gonfi che manco Cassius Clay contro George Foreman, un muso così lungo da averlo parcheggiato accanto al macchinone di papà pagandoci la striscia blu?
BENISSIMO. MI STO SOLO CAGANDO SOTTO in attesa dell'ennesima sfanculata della giornata.
ma, maestra di mascheramento, abbozzo un sorriso e una battuta "dottoressa lei ha a che fare con una mezza matta, lo sa?". sorride, probabilmente impietosendosi.
insomma.
non mi ha visitata perchè è ancora presto, neanche 2 mesi di cura.
mi ha cambiato pillola.
cara Minesse, te ne vai in pensione. classica crisi dei 7 anni.
esce Minesse, entra GESTODIOL. fa molto difensore spagnolo. (come si chiama quello? Robiol? Sagnol?...)
la difesa della lubrificazione si va così a rinforzare con un giocatore da +5 microgrammi di estradiolo, per entrare in scivolata sulla secchezza vaginale appena si avvicina all'area dei preliminari.
per il resto, tutto confermato, tutto invariato nella cura.
ci si vede a fine gennaio, con la nuvoletta nera incombente che farà piovere antidepressivo a go-go.
stavolta l'ho scampata, la pioggia di gocce di amitriptilina. alla prossima me la prendo tutta e senza ombrello.
parola di ginecologa. che non me l'ha messa proprio così, ma addolcita così come il suo sorriso prima della mazzata.

ieri, la nutrizionista.
"signorina, dal diario alimentare che mi ha mandato...beh insomma...lei....MANGIA TROPPE SCHIFEZZE, MA PROPRIO TROPPE! per fortuna che ha un metabolismo ottimo, altissimo, perchè a quest'ora per come mangia sarebbe una BOTTE!"
questa è stata l'intro.
lo sapevo che mi bastonava.
ma ha usato giusto una piccola canna di bambù invece della radice di platano come pensavo.
di fianco alla mia tastiera, qui sulla scrivania, c'è un papier di n. pagine con la mia nuova "educazione alimentare".
indovinate cosa dovrò fare?
COMPILARE L'ENNESIMO DIARIO.
stavolta però è quello da analfabeti, devo solo mettere un X accanto alla casella corrispondente a quantità e tipo di cibo.
occhio agli zuccheri semplici, bevande gassate e zuccherine, alcool, quantità di pasta, insaccati.
al pratico mi ha tolto il menù di natale O_o

PER CHI MI CONOSCE: 
mi ha detto che se la frutta proprio non riesco neanche a toccarla, amen.
capito???AMEN.
mentre per la verdura devo fare qualche bene, inventarmi un modo anche solo per mangiarla un paio di volte la settimana.

bene.
sono sempre più convinta che devo fare una mozione per spostare il natale in un altro momento, che so, l'estate, chè siamo tutti più vivaci e sereni perchè si va in vacanza e non si soffre di SAD (Seasonal Affective Disorder).

ieri sono stata uno straccio. tanto per cambiare.
parlando via mail con varie amiche, tutte continuano a ripetermi di non mollare di non abbattermi di prendermi cura di me (questo è nel decalogo degli ipocondriaci comunque...) di aspettare perchè sono in convalescenza di godere del poco senza pensare troppo di sfogarmi con gli altri di uscire di tenere occupata la mente di non aver paura di essere giudicata di convincermi che azzurro non è l'uomo per me che un lavoro migliore arriverà che ci sarà tempo per festeggiare che ci sarà tempo per essere serena.
(va letto tutto d'un fiato, per inciso).

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l'unica cosa buona che sento di aver fatto è aver disattivato l'account di facebook per qualche giorno.
e averlo bloccato, azzurro. così non vedo più le sue splendide quanto inafferrabili foto profilo.
ah, e aver lasciato un biglietto col mio numero sul parabrezza del tipo che vedo sempre a mensa.
e esserci uscita dopo che ci siamo sentiti per 2 giorni.
e aver capito che non mi piace. ma ha un bel sorriso.e gli occhi verdi. e una villa.
robetta, elena, robetta.
pensa che stasera avresti voluto giocare e invece per punto preso non lo farai anche se ti serve come il pane integrale.







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