bollettino # 10 (cose più importanti)

cercherò di rendere meno pesante questo post che nasceva come goliardico, ma che nell'arco della giornata ha preso le sembianze tipiche del destino beffardo.


è almeno una settimana che sento notizie di conoscenti, più o meno dirette, che purtroppo perdono i propri bimbi che stanno aspettando. chi da 5 mesi, chi da 3...
chi da 7 settimane...la mia omonima collega non sapeva neanche di essere incinta.
tempo di averlo saputo, poche ore dopo, l'ha perso.
la gioia e la disperazione. la sorpresa e il tragico rimpianto.
non so perchè tutte in questo periodo, vicino natale (vedete perchè dico che è proprio scomodo adesso???), sembra proprio che il destino si diverta a rovinare la festa nel modo tra in più stronzi al mondo.

volevo divertirmi un po' a godere della soddisfazione temporanea, e a paragone di queste notizie ormai pallida e patetica, di aver avuto un segno di vita da parte sua.
1 riga e mezza di mail, provocatoria (non provocante, occhio agli aggettivi), in cui dice che a lavoro c'è una che mi somiglia per colore, taglio di capelli e per l'aria da maestrina.

volevo ridere sul fatto che:
a) IO l'aria da maestrina proprio non ce l'ho....
b) la goduria di essere nei suoi pensieri tutti i santi giorni che vede la mia sosia, e la decisione di non rispondergli mai e poi mai-mi-cascassero-le-ovaie, sono state compagne di 24 ore di euforia e compiacimento, di strette di mano col mio ego, con la mia forza di volontà e col mio "starci male".

uso l'imperfetto perchè a paragone di eventi come quello di perdere un figlio appena scoperto, la mia nozione di "starci male" prima e "avere soddisfazione" poi, offende i sentimenti altrui.

nota medica: ho ancora bruciori a tratti là sotto, nonchè allo stomaco, lunedì vado da una nutrizionista per vedere che verdure e frutta dovrò ergere a paladine della mia nuova alimentazione, e oggi provo a chiedere a una palestra vicino casa se fanno corsi un po' meno idioti di GAG e step, per rientrare in un (peso)forma decente.

nota a piè pagina: in tutto questo ringrazio tantissimo le mie amiche, che come al solito vedono sempre una spanna più lontano di me.