domenica 18 dicembre 2011

L'editoriale # 4 (ogni speme è vinta)

Oggi piove e fanno 5 gradi.perciò non posso non scrivere un editoriale dai tratti malinconico-tragici.
dicevo game over azzurro.
in realtà è game over vulvoaffetta.
parlavo degli autoconvincimenti. sono veleno.
delle illusioni. sono acido cloridrico.
mi sono fatta un'endovena di veleno e acido cloridrico, e ora sono in rianimazione.
non riesco a respirare da sola, lo fanno gli amici cari, intubati nella mia carotide.
riesco a malapena a pensare, e ogni pensiero è volto a un sogno perduto, a quella chimera che ho creduto di tenere tra le dita, impercettibilmente.

credo di avere una reminescenza di infanzia quando penso che il principe azzurro per me esiste, e risponde al nome suo.
nonostante tutto.
stanotte l'ho sognato, l'ho visto con un'altra donna, e la sensazione di gelo, quasi di svenimento, ce l'ho tuttora se ci penso.
così reale.
così reale.
come reale è che non sono io quella donna e non lo sarò mai.
non ha mai avuto dubbi, non ha neanche dovuto scegliere. la sua decisione non è mai stata in discussione.
invece io ero trapanata da strategie, piani, vendette laterali, amore e odio, dubbi, ricordi, memorizzazione di singole espressioni.
no, era tutto molto più semplice.
nessuna complicazione, era quello che è sempre stato, da un anno a questa parte.
non ricorda nulla, non valgo nulla, non aprirà mai i suoi occhi gelidi, non capirà, non si sforzerà, non lo rivedrò.
morto, ecco.
ma viva io, cosciente delle vite separate che faremo, del suo potere decisionale, che mi lascerà ferma sul rettilineo solo quando deciderà lui di dare gas, e sistemarsi. fuori da me, fuori da me.

temo che stavolta ci rimango secca.

4 commenti:

  1. Si, ci rimarrai secca e sarà solo un bene: quello che non ti sei fatta finora.
    Io non credevo e invece devo ricredermi: esiste al mondo una mia sosia!! O meglio, ex-sosia ;-)
    Non voglio essere banale e superficiale, non esistono persone uguali è ovvio, ma per intenderci al volo, ho un trascorso molto simile al tuo.
    Fatto di ipocondria e dipendenza d'amore. Di stare male in tutti i sensi, tra infarti imminenti, abbandoni e riprese.
    Come ne sono uscita? Aprendo gli occhi, evolvendomi, pensando a me e solo a me, abbandonando la bilancia, andando dalla psicologa, leggendo manuali scemi ma illuminanti, imparando a tagliare i rami secchi, diventando io quella che fa il bello e il brutto tempo nella mia vita e pensando meno.
    E' un percorso che, una volta imboccato, non ti verrà mai in mente di abbandonare. Metticela tutta, apri gli occhi e liberati da tutte le puttanate che ti stroncano, Azzurro in primis.
    Buona guarigione!!

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  2. grazie dei consigli.
    sono mesi che provo ad aprire questi occhiacchi ed è una guerra intestina.
    "manuali scemi ma illuminanti"....tipo?
    forse mi farebbero bene...

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  3. "Falli soffrire", di Sherry Argov. Non lasciarti ingannare dal titolo e dalla copertina scema!
    E' volutamente "attraente", anche se a dire il vero mi son vergognata come una ladra in libreria. In realtà l'argomento è serio, serissimo: si parla di dipendenza emotiva, di...donne che "amano" troppo insomma!
    In bocca al lupo!!

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  4. Ah e anche "La verità è che non gli piaci abbastanza".

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