giovedì 29 dicembre 2011

bollettino # 15 (risentimenti....)

cosa c'è di meglio di tornare a lavoro dopo 3 giorni di fancazzismo natalizio (e dove per fancazzismo si assumono 72 ore di discussioni, nervi tesi, stoviglie lì lì per essere tirate in faccia al parente di turno per l'ennesima postilla su quante volte caga il nanerottolo di casa) al paese, con -3, per poi ritrovarsi a dover tornare a casa dopo la pausa pranzo -guidando come un ubriaca di sabato notte- per attacco fulminante di raffreddore meschino incubato dal giorno prima in 2 ore e mezzo di macchina col fratello untore???

sto a casa da 2 giorni, ho avuto il "picco" di febbre a BEN 37,6 QUASI 7... e l'ActiGrip è quanto di più indebolente sulla faccia della terra.


oltre a farti cadere la palpebra tempo ZERO da quando lo assumi, pur se dopo mangiato, quando ti svegli dal torpore molto simile alla morte artificiale di Giulietta, sei totalmente incapace di deambulare in modo da non sembrare un parapleggico appena sceso dalla sedia a rotelle.
la deambulazione, in fondo, dentro casa, potrebbe essere l'ultimo dei problemi: il fatto di scioglierti su te stesso credendoti un vampiro di Twilight ogni volta che si accende una lampadario, una lampadina, anche una semplice lucina dell'albero (si chiama semplice "fotosensibilizzazione", ndr), mi sembra un distrubo un pochino più interessante. per non parlare della totale assenza di grammatica nel parlato per almeno un paio d'ore dal risveglio, il che ti fa regredire alla dialettica di un bambino di 4 anni; o della difficoltà a riconoscere tua madre che intanto ti fa domande su domande a cui provi a rispondere tra gesti e smorfie pensando sia il gioco dei mimi.

bene. raffreddore e ActiGrip fanno l'effetto di 3 Bush a stomaco vuoto..devo ricordarmelo la prossima volta, così non ingrasso bevendo alcool, ma mi stordisco lo stesso.

oggi sono andata dal medico che oltre al solito signorile "CHICCA, NON C'HAI UN CAZZO" mi ha riscontrato un tappo di CERUME nell'orecchio sinistro.
facendo una breve sintesi, sono affetta da:
- vulvodinia
- anomalie nella ripolarizzazione ventricolare (NOTA: in questi giorni ho avuto almeno 2-3 extrasistoli che per poco non lascio il cuore sdraiato sul divano a fare zapping)
- reflusso gastroesofageo
- trigliceridemia
- tappo di cerume

Metaforicamente mi piace pensare al TAPPO come reale chiusura di questo ipocondriacissimo 2011.

Ma anche il tappo può fare poco o niente rispetto allo (spero) ultimo rimbrotto dell'anno.
E indovinate da parte di chi???
Esatto. Azzurro. Questa suona davvero come "dopo la botta, pure l'increspata":

la bambina Elena, 28 anni una laurea un master un Q.I. nella media, la notte di Natale non ha un cazzo altro da fare che inviare il messaggio melanconico e patetico all'Azzurro.
Il quale risponde con un sms "politically correct". Finito qui. PER SEMPRE.
Sì sì sì perchè me l'ha detto lui che non ci devo più pensare e bla bla bla...vabbè mangiamoci su, cene pranzi colazioni natalizie....a dieta, chiaramente. perchè se non ci si fa male in un modo, bisogna pur trovarne un altro.
Tempo 2 giorni, poche ore prima che il raffreddore sventasse l'attacco infame a tradimento, arriva un sms di Azzurro, che al solito con una banale scusa -riprendendo il discorso dell'sms natalizio- vuole sdrammatizzare un po'. Stiamo al gioco, che male fa?
Uno lui, uno io, uno lui, uno io......silenzio.....vabbè, sarà finita così.
MANCO PER IL CAZZO.
Mi arriva un sms lunghiiiiissimo in cui l'Azzurro fancazzista si trasforma in Azzurro maestro della morale e dell'introspezione e mi elenca su tutta una nenia sul mio lato negativo, quello di "essere maestrina sempre e cmq, che non posso cercare di essere sempre superiore e distaccata, che non sono fatta così perchè si vede lontano un miglio che sono dolce e affettuosa, che devo essere me stessa".....

Allora, a me andrebbe -ora come ora, dopo averci speso 2 giorni a pensare, piangere, chiedergli di vederci per un confronto- di dirgli semplicemente:

MA TI FAI I CAZZI TUOI???????

Prendi un uomo e mettigli in una mano il suo membro, nell'altra il suo Ego.
Pure se sei l'ultima creatura a cui si rivolgerebbe sulla faccia della Terra, per far contento l'uno o l'altro o entrambi insieme ti cercherebbe come un bambino perso la madre al centro commerciale.

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