mercoledì 6 marzo 2013

bollettino # 78 (assurdità)

assurdità n.1
ieri sera mi sentivo particolarmente sola e triste, purtroppo complice la mia solita bilancia che valuta esperienze altrui vs mie, ovvero che ultimamente anche le mie amiche più single si danno da fare magari con uno che non sarà l'uomo della loro vita, ma almeno c'è, ho avuto l'impazzimento.
lo chiamo impazzimento perchè nella lunga trafila mentale di chi sa che non deve cadere in tentazione di mangiare una cosa a cui è allergico e si frena ogni qualvolta ci pensa, e si forza, e crede di riuscirci, quella volta che invece cade di nuovo e la mangia ancora, può solo considerarla un improvviso lapsus, un'amnesia, un raptus, come i doberman a cui cresce il cervello più della scatola cranica e a un certo punto perdono il controllo e ammazzano il padrone.
tanti buonissimi, ottimi, squisiti propositi.
ma alla fine l'sms gliel'ho mandato.
è stato un attimo.
ho sentito proprio la mia testa che non ne poteva più, DOVEVA fare quella cosa, poco prima di cena, completamente a buffo, quando 5 minuti prima non ci stava affatto pensando.
senso di liberazione per averlo fatto.
ma intanto la frittata della mia costanza è bell'e cotta.
fino a quando non mi ha risposto, ovvero 12 ore, quasi quasi mi sono sentita stupida ma ancora salva.
quando l'ha fatto invece, ho capito la dimensione cosmica della puttanata.
puttanata mica per lui, ma per me, lo ripeto.
non riesco a mantenermi una promessa, un buon proposito, un fioretto.
sono stata malissimo oggi ripensandoci, sono stata un male cane pensando che invece di fare tutti gli sforzi possibili per liberarmi di questa ossessione, io le vada incontro a braccia non socchiuse, ma completamente spalancante, per giunta giustificandomi al momento dell'impazzimento "perchè in fondo è un messaggio da amica".
consapevole che non tirerò mai fuori un ragno dal buco, ormai accettata la condizione di assoluta estraneità da parte sua, c'è SOLO da lavorare sulla mia buona volontà.
che poi fa di queste cazzate, se la prende con me, io me la prendo con la mia testa, lavoro male e mi incazzo perchè lavoro male perchè ho fatto una cazzata, e via discorrendo in un inutile cerchio che mi avvolge per 3/4 di giornata, facendomi arrivare a casa più stanca che se avessi fatto la maratona da lavoro a qui, e con la sensazione sgradevole di aver perso del tempo utile per essere di buonumore a causa di una malpensata triste istintiva completamente fuori luogo, perchè di motivi per essere di buonumore ne ho.

lui, dal canto suo, ha solo rivangato l'antica storia che mi deve una cena, che il coglione che non è voluto uscire con me "è frocio perchè non sa che si perde" (riferito chiaramente non alla mia bellezza interiore o esteriore, quanto alla mia capacità orale), e che a maggior ragione mi deve la cena.
conversazione poi morta così, morta poi per modo di dire, visto che continuo ostinatamente a guardare il cellulare, cercando di non dirmi il vero, che lui non è impegnato e che mi vuole ancora.

qualcuno stamattina mi ha detto tante cose giuste a riguardo: che è un bene fare di questi errori e accorgersene perchè mi sto aiutando a guardarmi dentro senza dirmi bugie, cosa quest'ultima che accade a molti che nell'arco della vita non sanno effettivamente chi sono; che avoglia a quanto tempo dovrà ancora passare prima che io riesca a gestire correttamente impulsi come questi, che in realtà non dovrei flagellarmi perchè in fondo è stata una conversazione normale, che a giugno 2012 non mi sarei mai figurata di poter avere con lui; che è stato solo un bisogno di ADRENALINA, la stessa che mi manca perchè non ho nessuno a cui pensare, e che non c'è nulla di male nello scatenarla, anche così, in certi momenti; che l'ansia per lui la uso per far finta di non dover gestire la mia personale, ovvero quella che mi si porta via ogni giorno pensando di essere SOLA.

tante cose giuste, e io domani non so neanche se parlarne a psyco, perchè in realtà mi vergogno molto di non riuscire mai, con lui, ad utilizzare la mia razionalità e la calma necessarie per frenarmi UNA VOLTA E PER SEMPRE.

cerco di sdrammatizzare con la seconda parte della giornata.

assurdità n.2
sono arrivati i dilatatori vaginali. che felicità.
sono andata a prenderli, e prima li ho tirati fuori come niente fosse in casa, praticamente davanti ai miei.
mia madre è impazzita, iniziando a fare battute su battute a me e mio padre, mentre disponeva gli "affari" sul tavolo in ordine di grandezza, chiedendosi e chiedendo a lui in quale si riconoscesse (ovviamente sul secondo più piccolo).
Mi ha anche detto "il più grande, figlia mia, ti trapassa!".
meno male che almeno sdrammatizziamo così.
sul libretto delle istruzioni c'è scritto letteralmente
"Quando troverete comodo inserire i dilatatori più grandi sarete FORSE pronte per un rapporto sessuale di penetrazione".
Dico solo che il "più grande" è un robo di 15 cm, largo 4,5, ovviamente a forma fallica, rigido, e assomiglia molto al suo.
Pure qui dovevo trovare un rimando a lui, incredibile.
Però è vero, dannazione.
Non so se riuscirò a infilare quel tanto di affare là dentro, più che altro perchè è del tutto rigido e non anatomico.
Voglio proprio ride. Ah-ah-ah.




Nessun commento:

Posta un commento

Lettori fissi