lunedì 18 febbraio 2013

Bollettino # 77 (soggiorno malessere)

Avete presente quei coupon che millantano "spa benessere per 2 in culo al mondo a un prezzo che me possino ciecamme se è conveniente"?
Ecco.
Mai presa una fregatura in vita mia per ció che concerne vacanze.
Stavolta sono invece proprio caduta con tutte le scarpe in una solaccia da coupon mai vista.
Sarebbe quasi stato meglio che una volta arrivate avessimo scoperto che la struttura non esisteva.
Almeno non avremmo perso tempo a lamentarci con la direzione delle condizioni fatiscenti della "suite superior" (meno male che era superior porca vacca...è stata ribattezzata "tugurio", quasi a rimarcarne la natura punitiva per due povere disgraziate), del bagno con box doccia abitata da due peli pubici e una formica, dei fili a vista di 4 contatori nel disimpegno tra camera e bagno, degli accappatoi maculati di ruggine, e di una spa che di spa probabilmente non ha mai sentito l'odore da lontano.
Assurdo, davvero. Rimango esterrefatta di quanto sia stata ingenua stavolta, proprio stavolta che ero partita in assoluta buonafede, e senza bagnoschiuma.
Che è stato rimpiazzato da un'ottima brodaglia presente sull'igienicissimo erogatore al lato del microfono della doccia, così allungata dall'acqua che per lavarmi alla fine ho usato lo shampoo.
La suite è stata cambiata, anche se non ci è andata particolamente meglio, ma non mi protraggo oltre perchè giá mi rode parecchio di aver buttato 2 giorni e mezzo in un posto di merda, e non voglio buttarci anche altre parole.
Almeno abbiamo mangiato brne.
Non lì ovviamente, intendo le due cene fuori dal tugurio.

A coronare il soggiorno malessere, domenica sera, ci si è messa la curiositá della mia accompagnatrice, e la mia cazzo di poca buona volontá a farmi padellate di cazzi miei.
Mi dice "ah, ma fammelo un po' vedere su fb, che non me lo ricordo..."
Premesso che io ovviamente non guardo il suo profilo e l'ho bloccato proprio per non averne la tentazione, le do comunque nome e cognome.
E come una cojona inizio a spulciare le foto insieme a lei.
Una delle prime è la foto della foto di Audrey che ha sopra il divano a casa.
Peccato che nell'immagine c'era un'immagine riflessa, quasi un fantasma, e io purtroppo sono un cane da tartufo per sgamare certi particolari.
La foto non l'ha fatta lui, perchè il riflesso parla chiaramente di una sagoma dai capelli lunghi almeno fino alle spalle.
E di una figura non molto alta, perchè so qual'è la posizione di quella foto in casa, e deduco che chi l'ha fatta, per essere riflesso al centro paro di Audrey, non è di molto piú alto di me.
Non è lui, ecco.
È la certezza che c'è una donna, che bazzica casa sua, e che usa il suo cellulare (ho riconosciuto nettamente anche quello dal riflesso di fantasma).

Fa male, fa un male cane.

Devo abituarmi a questa idea che non è piú dubbio ma certezza, come la certezza che non tornerá.
Fa male tanto, di nuovo.
Ho pure scommesso una cena con questa mia amica della spa: se lui non si fa piú vivo entro il 9 aprile vinco, sennó tocca pagarla.
Anche lui me ne deve ancora una, tra l'altro...
Questo dolore passerá, come ha fatto mille volte, fino a essere rimpiazzato dal sollievo.
É sempre così, lo é sempre stato.

Prossimi giorni scriveró anche della visita della ginecologa di ieri.
Tutto insieme è troppo.

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