giovedì 14 febbraio 2013

bollettino # 76 (valentini dei miei stivali...)

ho di nuovo la sindrome da raffreddamento.
che include naso chiuso, tosse tecca, senso di ovattamento totale, orecchie tappate, tachipirina a volontà, e come new entry per questa edizione, anche l'augmentin.
ho ceduto al suo fascino, perchè mi sono sufficientemente rotta le balle della fari-lari-trachingite.

così questo san valentino, non dissimile dagli altri da almeno 10 anni a questa parte, quest'anno ha la variante malaticcia.
pur sempre a casa, ma malaticcia. sono soddisfatta, ho un'ottima scusa per non pensarci.
certo, se avessi ricevuto una dichiarazione d'amore, anche da uno di cui non può fregarmene di meno, sarei andata in visibilio.
l'animo romantico scappa fuori in queste manifestazioni così deficienti, che diventa deficiente anche lui.

tra le altre simpatiche conseguenze della condizione fisica degna di un'ottantaseienne, ho dovuto rimandare l'incontro di ieri con la ginecologa per fare lo swab test (ed ero davvero molto curiosa di farlo), e la psyco di stasera.
ginecologa rimandata a lunedì, quando - se Dio vuole - starò tornando dalla spa in umbria in cui dovrei (e rimango scaramanticamente sul condizionale) andare da sabato.
con un'amica, ovviamente.
abbiamo fatto male i conti però, perchè questo è il weekend di san valentino.
per cui saremo sommerse da coppiette, che per fortuna ci romperanno le balle solo fino a domenica mattina, late check out permettendo.
porto i tappi.

lo so che ci scambieranno per una coppia di lesbiche, tant'è.

mi rode il culo pensare che la prima vacanza - e ho promosso a "vacanza" una roba di 3 giorni di cui solo uno di ferie, perchè mi sento buona - che mi prendo da ottobre, e sottolineo ottobre, debba iniziare con me che sto cercando di fare del tutto per non stare fisicamente uno straccio.
tra l'altro, altra nota dolente, quella doccia solare compresa nel prezzo me la scordo, perchè l'antibiotico ci fa scopa sulla pelle facendola diventare a chiazze.
potrei anche proseguire sul tema pensando di dimenticare anche di bere quel po' di alcool della bottiglia di spumante che ci lasceranno in camera all'arrivo...ma su quello posso lavorarci insieme allo stomaco.

lui non si è fatto più vivo, per fortuna mia.
non nascondo - questa è ormai l'espressione regina che uso quando parlo di faccende con lui - di aver aspettato altri segnali in questi giorni, e forse di stare ancora aspettando.
ma siamo vicini alla soglia di sicurezza di una settimana, posso quasi mettere il flag vicino.
passata quella, è verosimile pensare che ne passino altre ed ancora, e che soprattutto mi riabituerò all'idea di non aspettarlo.

ho fatto un passo più lungo della gamba.
non con lui.
con l'altro, il collega dell'amica conosciuto una settimana fa.
non ho resistito, e domenica gli ho scritto molto schiettamente che avrei piacere a rivederlo.
"avrei piacere a rivederti"...pare la formula che uso con l'outbound.
va beh...
fatto sta che lui, dopo quasi 12 ore di silenzio, molto elegantemente usa questa formula:
"guarda, in questo periodo sono un disastro con le donne, ma se è una cosa free e senza impegno possiamo andarci a bere qualcosa insieme".

come cazzo è successo che gli ho fatto capire che vorrei impegnarmi??????
mah....
fatto sta che con questa abile mossa il signorino si è messo al riparo da eventuali miei "attacchi", anche perchè uno che ti risponde così ti sta già dicendo che non vi vedrete mai, e che se accadrà è solo perchè sei la fortunella che vuole portarsi a letto "senza impegno".
storia già vissuta.
dannazione.

e anche sto san valentino, comunque, è andato senza morti nè feriti.
tranne quella poraccia della fidanzata di Pistorius, ovviamente.
quando si dice che l'amore fa male, forse si intende esattamente questo.
e quando si dice che di amore non si può morire....beh, direi che è il caso di rivedere il concetto.

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