giovedì 3 gennaio 2013

Post-bollettino #68 (riflessioni in balia del letto)

Lui è un cancro.
Quando sei sicuro di averlo estirpato, dopo tante cure e sofferenza e pazienza, speranza,forza, eccolo riaffiorare da altre parti.
Magari, pensi, è solo una cistina.
Magari, speri, è benigno.
Invece ogni volta è un'apocalisse.
Lo debelli, certo, ma stai sempre in allerta, sempre con la coda dell'occhio pronta, perchè sai che tornerà.

Voglio sentirmi libera da questa idea, libera per sempre dalla sua.
Non c'è volta in cui non mi rimangi le parole, e la volontá ormai mi schernisce, ride, sa bene che la mia è una presa di posizione effimera.
Non sono credibile, l'ho giá detto.

Stavolta dovrei davvero approfittare della situazione.
Potrebbe essere quella volta buona tanto attesa per scappare dalla prigione dell'ossessione, e finalmente librarmi in aria leggera.
Ho bisogno di psyco per questo, e di una volontá di ferro.
Ho di nuovo paura di non liberarmene mai.

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