martedì 18 dicembre 2012

bollettino # 65 (come falene)

ho la tonsillite.
ho 3 giorni di malattia compreso giovedì in cui avrei dovuto avere il colloquio, che così finisce a strafanculo.
fine del mondo permettendo.
lui non si è fatto praticamente più sentire se non per un moto di pietà, avendogli detto che stavo male.

chi me la sta tirando?
un'idea ce l'avrei, a parte la vecchiaccia di sotto incontrata in ascensore, e che forse non mi ha riconosciuta avendomi addirittura salutata e per giunta con un sorriso (o le hanno disintegrato la memoria come in Man in Black???).
allora, avanti...chi è?
dai, non vi faccio niente. giuro.

nell'ovattamento totale e nel totale annebbiamento della ragione, oggi leggevo un articolo a buffo su uno di questi giornali femminili scelto da mia madre.
quale cosa migliore quando si sta male di starsene nel letto e guardare le figure invece di leggere.
solo che mi ci è caduto per caso l'occhio e ho letto tutta la letterina con risposta annessa.
mi ha colpito una frase, che risulterà pure banale, ma molto sacrosanta:

"malgrado avessi capito quasi subito con chi avevi a che fare, come una falena notturna ti sei avvicinata alla lampada, sperando di non bruciarti le ali."

ma così non è stato.
dice lei all'altra.
non so se possa ricongiungersi anche al mio caso, ormai cronico.
non voglio essere quella falena, o meglio, voglio esserlo ma senza pensare che quella lampada sia necessariamente fonte di bruciature.
magari è l'unica lampada nella notte, magari è l'unica accesa, l'unica che mi ispira, al momento.
magari non mi avvicino così tanto, lascio la distanza di sicurezza per godermene la luce senza pretendere di possederla e farla mia, e diventare parte di quella lampada.

sto cercando il mio mood su stereomood, e credo possa risolversi in questo:

UNTROUBLED.

gufo a parte, che se lo becco ce ne faccio 5.

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