martedì 11 dicembre 2012

bollettino # 63 (una strana tranquillità)

dicevo, ieri sono andata a fare il benedetto tampone.
la ginecologa, forse mossa a compassione per averle confessato la mia patologia, ha detto di aver utilizzato lo speculum più piccolo.
in effetti, non è andata niente male, non ho sentito un dolore cane e questo un pochino mi rincuora, rispetto alla colposcopia atroce di un mese fa.

ho continuato a sentirlo via whatsapp.
siamo arrivati al punto che dovevamo vederci ieri sera da lui, ma era da confermare.
lui non ha detto nulla, io ho fatto finta di nulla e non ho chiesto, per cui è andata a monte.
meno male da una parte, dall'altra ero curiosa, vogliosa di vederlo.
"voglia di stringersi un po'".
che poi lo so che con lui il verbo "stringersi" non esiste, ma l'idea di starcene appiccicati sul divano si avvicina al suo significato, benchè lontano -molto- dalle sue intenzioni.
non mi importa moltissimo delle sue intenzioni, so cosa voglio io e se capita bene, sennò amen, sarà solo un ennesimo rifiuto.
ho fatto le spalle larghe, e ribadisco che la continuità nel sentirlo mi aiuta a scivolare sopra ogni genere di scarsezza umana abbia verso di me.
lui per ora incarna "l'altro", ovvero l'idealuomo che vorrei accanto.
è solo un fantoccio, non si avvicina più di qualche km a quell'uomo, ma ora sono nel mood "meglio che un calcio sulle palle".
non credo possa farmi ancora male, sicuramente non più male di un anno o due fa.
c'è che non ho voglia di ricononquistarlo, non c'è mai stato verso per quello, quasi piuttosto il contrario.

non so bene descrivere questo bisogno, e mi è rimasto difficile anche descriverlo a S. sabato scorso, che giustamente -lo farei e l'ho fatto anch'io- mi rimbrottava che stavo di nuovo dando corda a un uomo che mi ha trattata di merda e che non dovrei in nessun caso metterlo a parte del mio mondo intimo, con i miei problemi e il mio "disease" nell'approccio sessuale.
eppure, incredibile quasi a dirsi, mi sta dando piccoli suggerimenti da guru imparziale e soprattutto da Uomo, finalmente come si deve.

parlare di sesso con lui è l'unico argomento accettabile, ma d'altra parte è il sesso il mio problema, e lui in questo momento è uno strumento, come tanti.
solo che è uno strumento che ha capito abbastanza di me e quindi sa prendermi.

ora, non voglio beatificarlo, ci  mancherebbe, so bene che persona è e non lo giustifico comunque per il passato nè per il presente.
sono solo dell'idea che ogni persona, anche la più improbabile, ha un uso specifico nella propria vita.
quello decsritto è il suo nella mia vita attuale, in questo periodo pre-natalizio che nonostante tutto fa venir voglia di "stringersi un po'", anche se poi gli auguri non ce li faremo mai.
magari va così ora perchè risento di questo spirito festivo, magari domani mi fa girare il culo e ce lo mando per l'ennesima volta.
come però ho già detto, e al momento non lo prendo per sconfitta, ormai la parola "finito" non ha molto senso. per questo uso "ennesimo".

non lo so, riesco a vederlo per la primissima volta come simile ad un amico, ad una persona con cui non devo fingere per sembrare "più bella, più interessante, più intrigante".
questa sensazione per ora mi mette a mio agio. so che non c'è da guadagnare nè da perdere.

la mia psyco mi farà un culo così appena gliene parlerò, e lì saranno sicuramente cazzi acidi per sviscerare.
ora come ora, vuoi perchè sento che una parte del mio brutto sia passata, non ho neanche tutto questo bisogno di andare fino in fondo, o di trovare il bandolo della matassa. sento in realtà di averlo già in mano, e stranamente sono tranquilla.
tranquilla, un bel po' che non me lo dicevo.

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