domenica 20 maggio 2012

l'editoriale della domenica calcettosa

....dove eravamo rimasti?
ah sì, il colloquio di bologna.
dovrei spenderci giusto 2 paroline, e fare una tabellina excel con pro e contro la grande multinazionale vs lavoro attuale nel motociclismo....
dalla prima c'è un bel contratto di apprendistato di 3 anni, una buona paga e 7 ore e 12 minuti al giorno di lavoro. in più, al termine dei 3 anni, si prospetta il sogno dell'indeterminato.
dal secondo c'è la grande passione e la voglia di rimanere lì a vita possibilmente soffiando il posto a qualcuno di nostra conoscenza.
i contro sono che la prima offre al momento uno dei lavori più alienanti (motivo di luoghi comuni per i laureati di scienze della comunicazione) e che richiede estrema motivazione, convincimento e zero scapocciamenti all'ennesimo mese lì dentro come polli da batteria.
il secondo che lo dico a fare, un rapporto difficile col superiore sapete tutti come fa campare; e non solo, il tempo determinato che scade a fine ottobre dio solo sa se verrà mai tramutato in altro, e qui la variabile indipendente "PREFERENZE DEL SUPERIORE"  la fa da padrona.
detto in soldoni, se le sto sul cazzo, col cazzo che mi rinnova.

ma è ancora presto per qualsiasi passo, per cui cerco di pensarci poco.
e cerco di tenere a bada l'ansia che anche in questa scorsa settimana mi ha tenuta parecchio arzilla, più di quanto necessario, e lo stomaco con quelle fitte che gelano il sangue ogni volta ricevo una sua mail o sento la sua voce.
lo so, devo farmela scivolare di dosso. questo è il mio momento di interiorizzazione, passerà e (finalmente) mi abituerò.
tutto qua. quel che sarà sarà.

strano momento, passato e presente si intrecciano e partoriscono strani agganci, intese, vecchie me.
sono uscita a cena con l'ex collega. avevo voglia di farmi 2 risate, come volevo farmele quando l'ho chiamato prima della partenza per le 2 trasferte (e non voglio chiamarlo "momento di debolezza" ma piuttosto "tappabuchi") perchè mi prendeva male pensare ad Azzurro.
siamo stati bene, ci siamo divertiti come ai "vecchi tempi".
c'è stato qualcosa, ma niente di compromettente.
lui è sempre lo stesso, anzi se possibile ancora più proiettato verso la vita da gigolò denoantri.
tanto proiettato che mi ha proposto, per PURA CURIOSITA', di andare con lui in un privè, dove ci si scambiano incontri e fluidi corporei.
"per vedere che ambiente è, non per altro. una volta entrati stai tranquilla, la mia priorità sei tu e che nessuno ti si avvicini." detto così suona quasi romantico, ma non illudiamoci perchè non è NULLA.
ok.
forse ci andrò, per PURA CURIOSITA', per farmi 2 risate con lui.
non so quanto potrei reggere la possibilità che si affaccino delle avances bene o male celate verso di me e verso di lui.
ma tant'è, si chiama "esperienza".
non siamo rimasti, ci sentiamo di tanto in tanto. ripeto, da parte mia in questo momento lui è una scacciapensieri.
purtroppo.

continuo a cercare in libreria qualcosa che mi apra gli occhi sull'amore.
romantica?
bah.
assetata di conoscenza.
per capire come uscirne dal vortice Azzurro che ancora bussa spesse volte (non lui, il pensiero intendo), per trovare serenità in questa condizione di singletudine un po' stantia, che fa un po' scazzare perchè è vero che uno non ha adesso tempo e modo e voglia di chissà che, però che cazzo, manco uno che mi faccia girare la capoccia da mesi....c'è bisogno di (altra) novità.
dopo quelle lavorative, che in un vortice giocano ad assecondarsi proprio adesso (strana davvero la vita), ora sì che ci starebbe quella novità.

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