giovedì 10 maggio 2012

bollettino # 32 (14 maggio)

Non scriverò un post su quanto la mia capa mi detesti, sulle sue occhiate di fuoco e sulla voce che arriva a picchi di decibel da diventare ultrasuoni che abbattono i cani in Italia dalla Gran Bretagna dove siamo site, ogni qualvolta faccio una minchiata.NO.
Non scriverò un post su quanto vorrei dormire, lasciarmi andare sul MIO letto, col MIO cuscino per la cervicale e senza sveglia ALCUNA, neanche quella di qualche cane in Gran Bretagna.
Non scriverò neanche di quanto sono fuori dalla realtà, dalla mia città (idealmente parlando), dai miei amici e dalla famiglia (fratello a parte), dai miei (a volte) assilli quotidiani, che si erano fatto risentire freschi freschi il sabato prima di partire per queste 2 trasferte consecutive.
E neanche del funerale ad Azzurro, come dice la mia psyco, che c'è bisogno come l'acqua nel deserto.

Voglio scrivere di ciò che adesso inizia a diventare una questioncina di non poco conto, considerato che ho una deadline che si chiama 14 maggio.
Ovvero l'appuntamento dalla ginecologa, per IL TEST; suona per me come antonomasia, perchè per me lo è.
Sto a ....non ricordo neanche più quante, ma credo tra le 18 e le 20 TENS.
Le faccio anche in trasferta, e mi chiedo quando in aereoporto i controlli mi fermeranno per capire se in borsa ho un vero dildo o un esplosivo.
Non ho un metro di paragone.
Ogni TENS sembra uguale all'altra, quando più, quando meno fastidiose.

Non ho un uomo, quindi non ho la pià pallida idea se da quando c'è stato l'ex collega le cose siano migliorate o rimaste stabili.
Le goccette di laroxyl ormai non mi fanno neanche un effetto collaterale in termini rincojonitici, ma d'altra parte si vendicano sul peso corporeo, complici trasferte in cui se non stai al pc, magni.
e viceversa.

Quindi, facendo un follow up della situazione, posso dire che per ora ci penso poco ma sono consapevole che il 14 maggio tutto ciò per cui sono stata male tra ottobre e marzo, e che negli ultimi 56 giorni ho messo da parte pensandoci quasi con serenità, quasi con ipocrisia, quasi con leggerezza, mi darà un verdetto.
Di che tipo, non lo so davvero. E al momento, non oso neanche immaginarlo.
Il 14 maggio so solo che capirò se rimarrò bambina o passerò al mondo adulto, una seconda maturità.

Sono parecchio stanca, dormo poco per via dell'ansia da Diavolo veste Prada, mi sento pesante.
Non mi manca nessuno, è normale?
Solo un giorno, anzi, una sera, ho pensato a lui.
A quanto sarebbe stato perfetto lì con me, a quanto mi avrebbe fatto da scacciapensieri.

La vita è anche questo, sogni che pian piano diventano nemici e non sai manco perchè.
A questo proposito sto teorizzando un'ipotesi che se fosse veritiera sarei nella merda più scura, ma forse troverei una chiave di volta.
Ne parlerò alla psyco, sperando nell'intimo che mi sbotti a ridere in faccia.


Poi dici che non dormo la notte.

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