martedì 14 febbraio 2012

bollettino # 23 (e io mi faccio un culo così...)

una serie di CANDELETTE.
non ornamentali, non profumate, senza fiamma.
una scatola dal bel colore avion contenente le 3 candelette, che a prima vista potrebbero essere ricondotte ancestralmente ai REGOLI...ve li ricordate? alle elementari....vabbè.
le 3 candelette sono di differente diametro e la lunghezza di una decina di cm.
sì, sono una specie di DILDO (DILDI? si dice al plurale?) più corti. ma non vibrano.

cazzo ci faccio con quelli?



non mi ci trastullo, figuriamoci.
ma diciamo che a loro ho dato la mia verginità anale, alla tenera età di 28 anni suonati.
il punto più basso a cui sono scesa, medicalmente, ipocondriamente e personalmente parlando.

antefatto: soffro di ragadi, da anni.
e non certo erano l'unico motivo per cui non ho mai dato il mio culo in giro, e scusate il francesismo. ci ho fatto, giuro, solo UN pensierino con Azzurro. e meno male che sono stata al posto mio, o meglio, ambulante lungo i muri di casa.
ma...c'è sempre la prima volta, vedasi sopra.
sono andata dal proctologo che, visti i non-effetti della crema che ormai non mi fa più un cazzo (ops, in questo contesto meglio non confondere), ha confermato la diagnosi di ragadi con ipertono dello sfintere anale e ha candidamente paventato non l'ipotesi, ma la certezza che avevo bisogno dei DILATATORI (simpaticamente chiamati candelette dallo specialista, con un ghigno sottilissimo che accompagnava la frase).
wow.
quindi, per 10 giorni mattina e sera, il mio esercizio è di infilare le 3 candelette in sequenza -ringraziando iddio per la crema alla lidocaina lubrificante- nel mio popò, farceli stare ognuno 20-30 secondi, et violà, il gioco è compiuto.
e il mio culo impallidisce.

AGGIORNAMENTI:
sono andata dalla nutrizionista dopo 4 settimane.
stavolta ho perso 8 etti. ma soprattutto 3 cm di sottopancia e 1 di sottombelico.
dice che sono stata brava, che ho imbroccato la strada giusta, che mi devo fare i complimenti.
e me li faccio.
brava!
.....
si vede tutto il pathos con cui me lo comunico???

la psicoterapeuta l'altro giorno mi chiede cosa in passato mi rendeva felice.
ho stentato, ma veramente tanto, a far uscir fuori quelle 3-4 cose.
molte delle quali in realtà non dipendono solo dalla sottoscritta, ma dalla relazione con essa/ella.
ma so che una più di tutte mi rendeva DAVVERO felice.
le altre, mi davano soddisfazione, erano una pausa tra un pensiero e l'altro, ma senza la sensazione di pienezza che avevo con quell'unica cosa.
che ribadisco, non era una cosa COMPLETAMENTE mia. era un riflesso.
ora invece devo trovare quella sensazione di pienezza da qualcosa di VERAMENTE SOLO mio.
pare facile.
da dove inizio????

di sicuro non da ieri sera.
stavolta è grossa. stavolta non si ricuce facilmente, stavolta non è passeggera.
sono volati paroloni, frasone, e quant'altro possa far male.
mi sono sentita dire da mia madre, rivolta a me e mio padre, che "MI AVETE ROVINATO LA VITA!!!".
e questa non la perdono.
ho vomitato tutto anch'io, tutto il rancore nel vedere una madre instabile d'umore e di sentimenti, senza scopi nella vita, totalmente in balìa di essa e di noi, da cui "SI DEVE DIFENDERE".
non l'ho riconosciuta, stento tuttora a riconoscere in quella di ieri a mezzanotte, mia madre.
che dovrebbe proteggermi, rassicurarmi, tenere botta quando io le inveisco contro, farsi vedere più forte di me, e non un cane bastonato dalla vita che si rende conto ogni giorno di più di stare perdendola perchè non l'ha mai vissuta, perchè ha vissuto sempre di riflesso a qualcun altro.
perchè non ha avuto nulla di veramente suo.

io sta fine non la voglio fare.
non voglio diventare una donna di mezza età che vomita tra la rabbia e il pianto delle bestemmie verso chi le è sempre stato accanto, anche a scapito della propria persona.

non so che succederà.
ieri e stamattina - tralasciando la nottata orribile, con l'ansia e il respiro affannoso che non si placavano e ritornavano appena riuscivo a prendere sonno- ero non solo tentata, ma completamente convinta di andar via oggi stesso da lì, e stare per qualche giorno, da sola, a casa di mio fratello.
poi stamattina ho visto mio padre, la sua tristezza nel vedermi così risoluta, impassibile nel non avere neanche dato il buongiorno a quella donna, e un suo sms che diceva " rifletti...avere una mamma è la cosa più bella che c'è. lo sa solo chi non ce l'ha più".
e di nuovo ogni certezza crolla, la rabbia si smonta, rimane la perplessità e la confusione di capire chi ho e avrò di fronte ora e negli anni a venire.
cosa mi dovrò attendere da quella persona?
fatto sta che neanche oggi, farò quel passo.
UNO SOLO basterebbe.

risiamo punto e a capo.


2 commenti:

  1. Non ci crederai mai ma al plurale diventa Dildos!

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  2. ma la S del plurale inglese in italiano non si mette....quindi che rimane? dildo??? che brutti dubbi.....

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