domenica 8 gennaio 2012

il bollettino-editoriale-approfondimento (fate voi che a me mi viene da ridere)

una serata con gli amici per trovare comprensione, sorrisi, e un trucco da rifare nel bagno di Vero.
nota positiva della serata seguente alla botta diabolica.
ma non ho avuto forza di andare a sciare il giorno dopo (ieri), nonostante ne abbia una gran voglia.
non so sciare, sono una pippa immane, ma ricordo che quando ho messo gli sci l'anno scorso, e impratichita tanto da riuscire a non cadere più di 10 volte nello stesso percorso, mi ero intrippata talmente tanto da sognarmelo la notte.
riuscire a indirizzare il peso, a curvare, sentire il suono dello sci sulla neve, così secco, così televisivo, ti fa sentire Alberto Tomba pure se fai la Topolino.
prometto che a sciare, ci torno.
a breve. spero le energie me lo permettano.

oggi, anche grazie ai variegati consigli di parenti e amici, ho preso il coraggio a due mani e ho chiamato la psicoterapeuta.
potevo aspettare domani, ma non volevo. un ritardo di 24 ore in una decisione, o in un appuntamento, o in un chiarimento, ora grava N volte più di prima.
lei è stata molto carina e disponibile, e non vedo l'ora che arrivi mercoledì per parlarle.
le ho accennato qualcosa, e intuitivamente mi ha fatto LA DOMANDA
"pensi ci siano dei sintomi depressivi?". TANA.



e sempre oggi, ho fatto il test degli archetipi di Pearson.
vi suggerisco di farlo, anche a distanza di mesi/anni. è abbastanza illuminante.
ho scoperto che da viandante quale ero, mi sono trasformata a metà tra martire e guerriero.
e sinceramente, nella condizione in cui sto adesso, è stata una sorpresa...mi sarei detta innocente/orfana. invece no, qualcosa di vivo c'è ancora.

prima della botta diabolica, la mattina stessa, sono andata in libreria.
sentivo proprio il bisogno di rintanarmi nella poppissima Feltrinelli, ma d'altra parte non avevo voglia di fare troppi km. e poi sì, la verità. è vicino casa sua.
vabbè, comunque, non ero andata nella vana speranza di incontrarlo.
fatto sta che ero alla ricerca di un bel romanzo di quelli corali, ironici e intelligenti.
nada.
ne sono uscita con 3 manuali presi dallo scaffale "scienze sociali/psicologia".
  • uno mi servirà per il lavoro, probabilmente: parla della costruzione di mappe mentali per creare, organizzare, sintetizzare e quant'altro. ne sapevo qualcosa e qualcosa avevo già messo in pratica, precedentemente. ma così affino la "competenza".
  • un altro, che dovrebbe essere simpatico, si intitola "Il fascino discreto degli stronzi", e mi è piaciuta soprattutto la tesi di fondo: gli stronzi li odiamo perchè vorremmo essere loro. e diventare stronzi vuol dire diventare adulti. vediamo se miglioro.
  • il terzo è più "squisitamente" psicologico-psicoanalitico-spiccio, un po' per tutti, e tratta il tema delle motivazioni intrinseche alla scelta del partner. magari capisco perchè i più cattivi/impostori/paraculi trovino me -o viceversa, ma non è detto- e mi macinino.
PATETICA???
sì. e stavolta me ne frego. me lo dico, lascio che gli altri me lo dicano, tanto non me me ne frega una beneamata MAZZA.
toccato il fondo, c'è solo da risalire. e accetto e uso qualsiasi mezzo, anche illegale, anche magico, anche stupido.
ne risentirà la solita satira da mezza cinica bisbetica. amen.
prendetemi così.
sennò, cazzi vostri. il blog è il mio.



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