sabato 9 febbraio 2013

bollettino # 75 (tante cose)

2 settimane quasi che non scrivo qui.
tante piccole cose, pochi cambiamenti, ma vale la pena annotare.
ribadisco il mio totale menefreghismo sul fatto che qualcuno legga o non legga, oramai scrivo per me, in culo alla falsa riga del blog-fenomeno che ho voluto adottare fino a qualche tempo fa.

non so da dove iniziare.
forse, dal fatto che oggi è un mese che non ci sentiamo.
avevo detto che un mese sarebbe stato la deadline sul fatto che non ci sarebbe stato ritorno. forse mai più ritorno.
oggi è quella deadline, e per quanto nel primissimo periodo ha fatto male, oggi posso dire che sono sollevata.
lui si sta creando una vita relazionale con chissà chi, ma non voglio saperlo, e sono contenta per lui.
non nascondo che qualche giorno addietro gli ho scritto una lettera strappalacrime, che per fortuna ho tenuto per me. è stato un momento di debolezza, e lo accetto così com'è, fin tanto che passa senza strascichi.
non mi sarà mai indifferente saperlo vicino a un'altra, non ne sarò mai pienamente felice, ma sono sollevata dal fatto che non sarà vicino a me, di quel vicino che c'è stato settimane fa e che era perverso, ed era un vortice all'interno del quale stava di nuovo risucchiando le mie energie.

io nel frattempo mi innamoro di persone dal suo stesso sguardo.
l'ultimo, due giorni fa.
collega di amica, bella presenza, una Mia uguale a Mia ma più potente, ottima voce.
lo stesso sguardo, dagli occhi castani piuttosto che azzurri. lo stesso difetto.
non cambia molto, anche l'indifferenza.
gli ho chiesto l'amicizia su facebook, tanto ormai si va avanti così.
ho provato a fare la simpatica in chat, ma non mi ha dato corda.
"la verità è che non gli piaci abbastanza".
ma è davvero molto strano come da due giorni non riesco a non pensare a lui e a quello sguardo, arrovellandomi su come provare a invitarlo a cena.
purtroppo credo alle coincidenze, è questo che mi frega ogni volta.

ho preso appuntamento in primis con la mia ginecologa, mercoledì 13, e poi con Pesce, il 9 maggio.
9 maggio, 3 mesi da ora, e mi ha detto culo che inizialmente me lo aveva messo al 24 giugno...
parlando con psyco ho ridimensionato le sensazioni del post scorso, ma ora ho bisogno di riscontro prima di fasciarmi la testa.
per cui ho sospeso il giudizio, in attesa.

sono stata a Torino il weekend scorso.
ho rivisto tutte le persone che per me contano lassù, e assieme a un po' di malinconia, posso dire che è stata davvero un'ottima pensata andare.
emozionante, come al solito.
Torino, bellissima, più del solito.
non sono stata un attimo da sola, ho ritrovato il mio amico M. che avevo perso più di anno fa per futili motivi,  e mi sono sentita a casa, come sempre.
incredibile quanto alcune percezioni non cambino nonostante il tempo, e come le relazioni più profonde rimangano salde nonostante quello e la distanza, che a volte può spazzare via troppi ricordi.
ma non è questo il caso, per fortuna, e posso affermare che le persone che ho incontrato lì, con cui ho ancora delle belle relazioni, sono persone di qualità.
mi fanno sentire piena, quando ci penso. mi inondano di felicità.
non ho avuto modo, e anche voglia, di passare sotto casa. troppi ricordi, ancora difficili da affrontare.
Torino è stata anche lui, e quella casa ne è un carissimo ricordo.
Ma proprio perchè lui di allora non è più lui per me, quei ricordi in parte fanno male, in parte vanno sorpassati, camminando nella via accanto.
Pensavo avessi un effetto peggiore andando su in virtù di quest'ultima cosa, e invece ho capito che quella città parla principalmente di me, di me senza lui.
Per fortuna parla di quelle splendide persone, e di quel respiro di libertà che ad oggi sogno ancora.
Ho promesso a me stessa che prima o poi tornerò in quella città, e non per un weekend.
Ora capisco quanto mi è mancata, quanto ha fatto male al tempo in cui ho dovuto lasciarla, ma anche i motivi per cui l'ho fatto.
Tornando indietro, non rifarei la stessa scelta, probabilmente.
Questo mi carica di speranza.


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