giovedì 1 novembre 2012

bollettino # 55 (previsioni)

bello essere rinfrancati.
che sia il tuo medico, tuo fratello o un genitore, un tuo amico, un tuo conoscente, perfino il cliente al telefono con cui parli per 7 minuti netti.
ognuno su un argomento differente, col suo peso specifico.
ognuno con una speranza da dedicarti.
da due giorni mi sento QB (quanto basta) vuota da aver lasciato parecchio spazio per la speranza.
ha un monolocale intero nella mia testolina.

non posso dire ancora nulla, perchè come si dice in questi casi "le chiacchiere stanno a zero".
non posso neanche accennare, perchè ci sono persone a me molto vicine che leggono qua sopra, e non voglio appesantirle, magari inutilmente.
non voglio parlarne per lasciarne traccia, per cui la finisco qui.
e parliamo d'altro.

per esempio di halloween.
che non ho festeggiato, perchè insomma a quasi 30 anni mi sento non solo ridicola a mascherarmi (nota: a Carnevale è stata l'ultima volta, l'ho promesso a me stessa), ma patetica per farlo per una festa che non ha alcuna tradizione in Italia, se non in sparuti villaggi della Puglia e della Sardegna (me so documentata su wikipedia, roba forte).

o di quanta acqua si è presa Mia in questi ultimi 3 giorni.
tanta che ha imparato a nuotare, ed è stata costretta a impararlo molto in fretta, con un learning-by-doing cazzutissimo.

o dei 260 euro totali spesi per due paia di stivali, comprati in meno di mezzora l'uno dall'altro.
anzi, tecnicamente sono un paio e mezzo. uno è un tronchetto.
in culo ai risparmi che mi sono messa in testa di fare, insomma.

i conti non tornano, al solito.
cioè.
tornano perfettamente ma cocciano in maniera quasi vergognosa contro la previsione di spesa che mi ero stabilita per il quadrimestre settembre-dicembre.
la mia finanziaria quadrimestrale.
fatta con foglio excel, calcolini e taaaaaaaaaanta buona volontà.
la stessa che metto nel (non) andare in palestra.
un business plan andato a mignotte, in soldoni.
la mia "spending review" risente dell'uso irresponsabile e a volte "coatto" del bancomat.
la mano invisibile di Smith mi guida altro che verso l'equilibrio perfetto domanda-offerta, ma verso il burrone del default.

dannazione.
devo smetterla di usare lo shopping come antidepressivo.
devo intensificare l'uso delle gocce di laroxyl.
mi rincojoniranno, ma almeno non avrò la mente lucida per pensare a quante miliardi di altre cose vorrei comprare.
o posti (leggi: Spa) in cui vorrei andare.
o accessori per Mia (leggi: cerchi in lega) che vorrei cambiare.

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