sabato 23 giugno 2012

bollettino # 36 (voglia di...)

...panino con la porchetta.
ma peggio di questo, è che invece di stare a rielaborare su un foglio appunti/memo-cristiano tutto ciò che ho visto, scritto, descritto e in minerrima parte appreso in questi primi 5 giorni di nuovo lavoro (formazione), sto qui a cazzeggio.

la ginecologa dice che sono un fenomeno nel biofeedback.
ringrazio e vado avanti.
sono un po' nervosa in questi giorni.
il motivo potrebbe dipendere dall'inizio del suddetto lavoro, dal fatto che ho trascorso 3 giorni su 5 circa 13 ore continuative fuori casa, 3 delle quali - in media, perchè ad esempio ieri con lo sciopero dei mezzi ho superato il "floor" quindi per antonomasia faccio come la Borsa quando crolla, chiudo e non lo calcolo - in auto per andare e tornare, o perchè ho saputo che non avrò diritto a 1 giorno 1 di ferie fino a settembre, o perchè ho la colite che mi dà un male bestia dietro la schiena e mi costringe a pose da Star-tac di altri tempi, o perchè vedo che mi sto ingrassando, che il mio corpo sta cambiando e ne intuisco la ragione e so che non ci posso far molto anche se non riesco a guardarmi allo specchio per più del tempo necessario per il risssetto giornaliero propedeutico a rendermi decente per uscire.
o anche perchè, per tutte queste ragioni, mi rode il culo e basta.

parlando con la psyco l'altro giorno sono stata costretta a rendermi conto di quanto il mio vivere sia spesso poco votato alla realtà, e purtroppo ancora molto sui meri sentimenti.
dice che devo sforzarmi ad essere un po' più razionale, più razionale su quelli...ancora più razionale?
non basta il cinismo, non basta il pessimismo, non basta farmi a volte odiare per l'acidume, non basta girare gli occhi da un'altra parte quando vedo qualcosa che vorrei anch'io, che spererei anch'io di vivere un giorno.
a suo parere sembro una novella cenerentola, mentre a mio parere sembro un pc.
vado avanti a calcoli, e ne ho la controprova in questi giorni di lavoro con altri 11 disgraziati.
per loro sono quella che "sa tutto, sa quasi sempre tutto, è fastidiosa per quante cose sa", mi prendono in giro perchè ragiono e calcolo probabilità e strade.

che strano.
di nuovo ambivalenza.
non ci capisco molto così, è tutto intrecciato.
le speranze sono attaccate a fili d'angelo, perchè in fondo non ne avrei bisogno di così tante.
basterebbe guardarmi dentro più "razionalmente" per capire che di tempo ce n'è per fare tutto, perchè tutto avvenga.
basterebbe solo un po' di amore.
o di porchetta.

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