lunedì 6 febbraio 2012

aggiornamento # non ricordo

"senti, io ci ho provato.
ma mi rendo conto ogni giorno di più che se tu avessi voluto uscire con me ti saresti fatto vivo.
quindi, a questo punto, riprendo armi e bagagli e mi levo dalle palle.
tra l'altro pensando al fatto che non capisco se ti so mai piaciuta o no,
per cui lasciamo perdere, è tempo perso.
non so come farti farti capire più di così che mi interessi.
hai fatto la sfinge,
ma non posso certo starti dietro se vedo che non mi dai mai corda,
in fondo ho un buonsenso anch'io nei confronti di me stessa.
amen!"

per queste parole sono stata additata - non dal diretto interessato, okkiverdi- come materialista che scambia contratti.



sticazzi, dico io.
ho perso davvero la pazienza.
con i rincoglioniti - in gergo marketing detti "non interessati"- non mi va proprio di perdere tempo.
ti piaccio? bene, stacci.
non ti piaccio? benissimo, pisciami. e se non lo fai, capendolo, lo farò io.
COSI'.

nota a piè pagina: questa è la classica situazione in cui si incappa con i classici uomini che amano essere "amati", seguiti, egocentrati.
fottetevi tutti, uno per uno e a colpi pari.

2 commenti:

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